Shoah è un termine ebraico che significa "tempesta devastante" ed è stato associato allo sterminio del popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante questi anni sono stati uccisi circa 6 milioni di ebrei che da un giorno all'altro vennero trattate come bestie. Le leggi di Norimberga del 1935 legittimarono il boicottaggio economico e l’esclusione sociale dei cittadini ebrei; dal 1938, e in particolare dalla cosiddetta "notte dei cristalli" (8-9 novembre 1938, quando in tutta la Germania le sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati) in poi, il processo di segregazione e repressione subì un’accelerazione che sfociò nella decisione, presa dai vertici nazisti nella Conferenza di Wannsee (gennaio 1942), di porre fine alla questione ebraica attraverso lo sterminio sistematico. Lo sterminio partì dalla Germania ma poi si espanse in quasi tutta Europa. Molti "campi di concentramento" furono fatti in Europa Orientale per non far vedere ai tedeschi che tutti i riferimenti descrittivi che gli riferivano erano falsi e per non far capire bene cosa succedeva in quei campi. Ad Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen, Belsen, Mauthausen (ma furono decine e decine i campi disseminati in Europa, tasselli di un sistema pianificato nei minimi dettagli) giungevano ogni giorno convogli carichi di persone. Le persone, appena arrivate venivano divisi e molti si salvarono perché erano forti per lavorare ed altri, come anziani e bambini, venivano spediti direttamente nelle camere a gas dove gli facevano credere che si sarebbero lavati ma nei tubi non passava l'acqua ma del gas nocivo. Vittime dello sterminio, oltre agli Ebrei, furono anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici.
Ancora oggi, il 27/01 la Germania fa le scuse a tutti i sopravissuti che hanno perso la propria famiglia in un campo di concentramento.
Nessun commento:
Posta un commento