Di Cresta Angelica ,Del Polito Martina , Romaniello Laura
Il brigantaggio si diffuse nel meridione verso il 1860. Il ribellismo dei briganti fu assecondato dalla famiglia dei Borboni e dal governo pontefice, perché non volevano che si formasse un nuovo stato Italiano. Il brigantaggio cambiò le condizioni degli abitanti Irpini. Fu considerato una guerra civile,destinata a finire nel 1865. I briganti colpivano con imboscate le forze armate e la polizia. I briganti assassinavano coloro che erano a favore dello stato Italiano commettendo anche atti vandalici. Furono emanate delle leggi speciali chiamate “leggi Pica” del 1863. Ci furono 7000 condanne a morte e 5000 briganti uccisi.
“Il brigantaggio non è che miseria, è miseria estrema, disperata “
Francesco Saverio Sivari 1863
Giustino Fortunato riteneva che il brigantaggio potesse esaurirsi con l’isolamento delle regioni.
I briganti portavano in testa un alto cappello con strisce rosse e bianche, indossavano una giacchetta blu e un pantalone aderente. Inoltre portavano un cintura in cuoio che scendeva dalle spalle fino ad arrivare alla vita. Questa cintura serviva a contenere coltelli, forchette, cucchiai e un coltello da caccia. Indossavano una catenina a forma di cuore d’argento e al’interno conteneva una foto che ritraeva la Madonna con il bambino Gesù. Portavano grossi orecchini d’oro e altri oggetti di grande valore. Questi erano i briganti!